Componenti della Giuria
Dr. Antonio Ruggirello: Presidente della Giuria, ideatore di questo Memorial dedicato alla memoria di Papà.
Prof. Antonino Tobia: Docente e ricercatore di lettere classiche, saggista, attuale Presidente della Libera Università di Trapani “Tito Marrone”.
Prof. Salvatore Mugno: docente discipline giuridiche ed economiche, giornalista pubblicista scrive su La Sicilia di Catania, prolifico scrittore di romanzi, saggi e monografie di natura letteraria.
Prof. Leonardo Augusto Greco: Docente discipline in lingua e letteratura francese, Presidente dell’Associazione Culturale Italia – Francia di Trapani Coordinatore dei processi mediali della Libera Università “Tito Marrone”.
Prof Giuseppe Ingardia: Giornalista pubblicista, scrittore e poeta, Direttore Responsabile periodico di Cultura e Informazione “Epucanostra”.
Prof Alberto Barbata : E’ Autore di grande spessore ed ha firmato tante pubblicazioni storiche, poetiche e letterarie, oltre ad ottenere riconoscimenti importanti per le sue poesie delicate, eleganti, dal linguaggio colto .Da anni è impegnato in Giurie per Concorsi letterarie di notevole importanza.
Prof.ssa Anna Burdua : Donna di cultura molto impegnata nel territorio ericino e della nostra provincia, grazie alla sua esperienza maturata da Direttrice della Biblioteca di Erice.
Prof. ssa Silvia Guaiana: Direttrice Accademia Kandiski di Trapani, poetessa e pittrice.
Vito Criscenti Dovital: Pittore e direttore artistico impegnato in significative mostre ed estemporanee di pittura in provincia. Responsabile Settore Artistico Alasd Jò di Buseto.
Rosaria La Rosa : Una delle più rappresentative esponenti dell’arte trapanese. Fondatrice del gruppo artistico “Trapani in Arte” Direttrice di una delle piu’ importanti galleria d’arte di Trapani.
Arch. Arianna Maggio: Da sempre impegnata nel mondo dell’arte e della cultura. Pittrice ed autore di numerose opere d’arti apprezzate e riconosciute in ambito nazionale
Silvia Campo: Assessore alle Politiche Sociali ed alla Pubblica Istruzione del Comune di Custonaci
Assegnazione dei Premi
Al premio letteraio “Elimo Poeta Vate” anno 2013 – giunto alla seconda edizione, patrocinato dal comune di Custonaci e dall’Associazione Maria S.S. di Custonaci, hanno partecipato a carattere nazionale un totale di sessantadue autori di libri editi e non editi.
I comitati di lettura e la giuria hanno altresì valutato e selezionato un totale di diciassette opere per la sezione A – libri di poesia in lingua italiana ed in lingua siciliana ed un totale di quattordici opere per la sezione B – Libri di narrativa e saggistica.
La giuria ha assegnato i seguenti premi di seguito elencati, inoltre sono stati assegnati numerosi premi speciali ed i premi in denaro per l’importo di € 400,00 offerti dal Comune di Custonaci ai vincitori dei primi premi per ogni sezione.
I lavori della giuria sono stati conclusi in data 19 agosto 2013 e l’assegnazione dei premi è avvenuta giorno 21/08/2013 nel corso della serata di premiazione appositamente programmata a Custonaci nella splendida cornice del santuario della Madonna alla presenza delle autorità locali e regionali ed alla presenza di esponenti del mondo della cultura e del giornalismo.
Premi assegnati
Sezione A – Libri di poesie in lingua italiana ed in lingua siciliana
La giuria presieduta dal Prof. Giuseppe Ingardia, ha con voto unanime assegnato per la sezione A – libri di poesia – il primo premio al volume di poesie in lingua italiana, “In dies – di giorno in giorno” di Amalia De Luca di Palermo.
Opera indiscutibilmente più vicina agli scopi ed al sentire del premio intitolato alla memoria del maestro Ruggirello che è vissuto in questi luoghi cari alla sua memoria, dove sono cresciute le sue emozioni e l’intensità del suo amore per la sua terra. L’autrice ha assemblato con mirabile perizia le tessere di un percorso esistenziale, immergendosi nel vitale che comprende anche i ritmi, le parole , i suoni con i quali plasma i suoi versi, come sostiene il critico Zarcone nel suo saggio sulla poetessa. E’ una poesia dello stupore, sostiene Zarcone, che fa scoprire una rara capacità di penetrazione, di comprensione e di scoperta di un senso nelle cose che si costruisce come verità altra e parallela che soltanto la poesia può ritrovare e sa rappresentare. La poesia di Amalia De Luca è legata inoltre a questo territorio della Sicilia occidentale con le sue albe leggere e i lunghi tramonti, i candidi soli e le splendide notti, il variare perpetuo delle stagioni e pertanto vivere è percepire questa contraddittorietà che trasforma il tempo stesso, il tempo della vita di ognuno soltanto quando lo sguardo può voltarsi indietro ad osservarla. Il poeta vive così una verità parallela, crea con le parole “deragliate” un nuovo mondo, lo rivela. Una personale e originale rappresentazione della vita attraverso il proprio percorso esistenziale e che ci lascia con una visione ricca e tutta nuova di questo vecchio mondo. Un’emozione profonda percorre la nostra anima nello scoprire verso dopo verso la poesia di questa studiosa della classicità, che osserva e tramuta in immagini non oleografiche il paesaggio della terra siciliana, Memorial Vito Ruggirello Custonaci: Segni d’arte , Poesia , Musica e Cultura dalla Civitas Mariae Premio Letterario “Elimo Poeta–Vate” Lu Mari, Li Petri, L’amuri, Lu Sapiri
(Il mare, le pietre, l’amore e la cultura del territorio) Comune di Custonaci ne percorre le rovine delle città antiche, trasfigurando le sue impressioni in uno scavo continuo che non demorde nel profondo, e con un linguaggio scarno, essenziale che è alta poesia del novecento. In “Le Rovine di monte Jato” : il vento freddo di febbraio/ impietriva il cuore/ per le morte stagioni/ per la mia pena col tuo dolore / e scalavamo il monte dello Jato/ io e tu trattenendo il fiato”. In Mozia: «vagheggi ancora / la forza e l’abbraccio/ del viaggiatore fenicio/ l’eterna felicità / di un istante». In Primavera a Levanzo : «vaporano oltre il silenzio/ i sogni della notte/… «quanto…/ e quanto ancora/ invidio il coniglio grigio / il suo saltellare / lieto tra le frasche/ nell’isola delle ventose caverne/ graffiti segni sbiaditi/ della preistorica dimora/ commisurano/ col metro dell’eternità/il tempo/ della nostra fragile co–sistenza». Ed infine in Monte Cofano : «ma quando la tua mano sfiora la mia/sorride sornione il monte/ mentre mostra sagace / tra nuvole basse all’orizzonte/ un bozzolo rinnovato di sogni».
Alberto Barbata – Componente della Giuria – Sezione A – Libri di poesie in lingua italiana e in lingua siciliana.
La Giuria del Premio Letterario “Elimo Poeta–Vate” – Sezione A – Libri di poesie in lingua italiana e in lingua siciliana –, ha assegnato all’unanimità il secondo Premio alla silloge di poesie in lingua siciliana “La me terra”, di Margherita Neri Novi di Cefalu’(PA).
“La me terra” –come evidenzia il prefatore di questa pregevole raccolta in versi siciliani, accostati da una generosa traduzione in italiano– è un mosaico ma anche un unicum che da ogni verso trasuda amore e sentimenti tutti nobili e solari, in cui l’autrice, al di là di una tangibile amarezza mista a sconforto, non può evitare direi quasi alla fine di affidare ‘a lu Signuri’ la ‘catarsi’ di ingiustizie, dolori, guerre e miserie umane, aprendo la strada , pur nella commozione estrema, alla speranza… «Ringraziu a Tia Signuri/…patruni di la vita/surgenti di spiranza/luci di la menti/barsamu di lu cori/gustu suavi d’amuri e di saggizza». Una silloge poetica dunque che ha il grande pregio di calarsi nel nostro mondo pregno di sicilitudine, lancinanti messaggi di negatività e positività nel contempo, centrando come meglio non si poteva la tematica di un premio che invita a narrare in versi ‘la natura, li petri, l’amuri, lu sapiri’, passato e presente del nostro magico territorio capace di regalarci emozioni all’infinito e di farci spesso anche vacillare –per quel che registriamo nel quotidiano – smarriti nella solitudine e nelle negatività esistenziali. Margherita – nella miriade di riconoscimenti– in passato ha anche avuto successo nella nostra provincia apprezzata anche per il suo ‘femminismo’ che diventa riscatto sociale ad esempio in ‘Zittuti ca si’ fimmina’, votato chiaramente a quella parità di diritti uomo–donna che ancora non può dirsi totalmente realizzata: Zittiti ca si fimmina/pensa a li to’ duvira, fai la matri/agghiutti lacrimi e strica lu sularu/mustrati sorridenti nun ciatiari/puru si o’ funnu lu calici è amaru!” Per raccontare tutto ciò l’autrice doveva esprimersi scrivendo in questa nostra lingua siciliana che riesce – come nessun altra forse – a cogliere il giusto senso delle cose, dei fatti, della vita, colorandolo di espressioni pittoriche inimitabili quanto diversamente inspiegabili.
Giuseppe Ingardia – Presidente della Giuria, Sezione A – Libri di poesie in lingua italiana e in lingua siciliana.
La giuria ha con voto unanime assegnato il terzo Premio per la Sezione A – Libri di poesie in lingua italiana e in lingua siciliana al volume di poesie in lingua italiana,“Bardo al Crepuscolo” di Antonio Vitolo di Olevano sul Tusciano (SA).
l’opera indiscutibilmente più vicina agli scopi ed al sentire del premio intitolato alla memoria del maestro Ruggirello che è vissuto in questi luoghi cari alla sua memoria, dove sono cresciute le sue emozioni e l’intensità del suo amore per la sua terra. Bardo al crepuscolo rifà con passione un percorso esistenziale nella San Mauro Cilento dell’autore, luogo dell’anima dove sfilano le immagini del passato e del presente, pur nell’amarezza del turbinio del tempo presente, pieno di barbaritudini, di omologazioni. Il paesaggio di Vitolo, in un paese pieno di una bellezza antica, tra venti e tronchi di ulivo saraceni, «arricciati dagli anni», solcato da improvvisi silenzi, supera ed incarna la bellezza antropologica dei luoghi, dove ogni angolo, ogni albero, ogni pezzo di cielo consegna «alle luci del Divino i sorrisi d’infinito di chi si è succeduto sulle scale della vita». Sfogliare le pagine del volume di Antonio Vitolo è come ritrovare in un istante di felicità la storia di un paese e di un territorio, luoghi, piazze, case, le processioni del sacro che hanno attraversato i campi e le terre battute dai tuoi piedi nel tempo, negli anni, nei secoli. Una emozione tira l’altra e l’autore diventa un «bardo al crepuscolo», cantore di poemi o imprese epiche e in questa San Mauro del Cilento, «al vento del mattino , zampillano gnomi sui tetti antichi, violenti, tirano con funi le pietre accasate. Volteggiando poi d’intorno alle dimore, riprendono il cielo », in quell’altrove dove le convenzioni si sgretolano,come dice Anna Carelli, e tutto è possibile.
Alberto Barbata Componente della Giuria – Sezione A – Libri di poesie in lingua italiana e in lingua siciliana.
Sezione B – Libri di Narrativa e Saggistica
La Giuria, presieduta per la sezione B – Libri di narrativa e saggistica – dal Prof. Antonino Tobia, dopo attento esame delle opere pervenute, ha decretato di attribuire il primo premio allo scrittore Benito Marziano di Noto (SR), attraverso la sua opera “Don Agostino Salvìa e altri racconti,”.
Benito Marziano porta a livello cosciente e con occhio divertito il suo mondo interiore, oggettivandolo nei “tipi” che riesce a creare con ammirevole ricamo analitico.
Al lettore non sfugge il piacere del raccontare che accompagna le pagine dei racconti. L’autore onnisciente conosce i suoi personaggi e finisce con il vivere le loro avventure da compagno di viaggio. È il viaggio della vita, è un viaggio allegro ricco di colpi di scena, che hanno il merito di sottolineare di volta in volta i vizi e le virtù della società che abbiamo creato, con una nota moralistica lieve ma non per questo meno efficace.
Benito Marziano scrive con ritmo vivace, una vivacità che il lettore percepisce come impulso ad arrivare alla fine della pagina senza interruzioni, semmai con poche pause ora di riflessione sui temi sociali richiamati dall’autore ora di fuga negli spazi poetici che l’Autore di tanto in tanto si concede.
La capacità di comunica sentimenti e sensazioni, la corretta coordinazione del periodare, la vivacità delle immagini che plasticamente rivivono dinanzi al lettore hanno convinto i componenti della Giuria ad assegnare il Primo premio del Memorial Vito Ruggirello per la sezione della narrativa a Benito Marziano.
Antonino Tobia Presidente della Giuria sezione B – Libri di narrativa e saggistica
La Giuria, per la sezione B – Libri di narrativa e saggistica –, dopo attento esame delle opere pervenute, ha decretato di attribuire il secondo premio al testo di Mario De Fanis di Falconara (AN) dal titolo “Il ragazzo dei gorilla viola”. Il romanzo coinvolge il lettore fin dalle prime pagine in un crescendo di sensazioni che lo inducono a condividere le scelte e le reazioni del protagonista del romanzo. Tra i chiari oscuri di una narrazione fluente ed aggraziata si manifestano le contorte problematiche di un giovane che vive nel malinconico ricordo della madre, perduta per sempre. Cardine principale del racconto, attorno al quale si articola l’intera vicenda, è la dolcissima storia d’amore del protagonista Luciano con Silvia, sua compagna di classe. Anche la delicata e profonda amicizia che lega Luciano ad un violinista ebreo incontrato per caso, colpisce il lettore per la densità dei sentimenti espressi. Mario De Fanis sapientemente crea un alone di mistero sulla morte della madre del protagonista, che viene risolto alla fine con il palesamento di uno sconvolgente episodio. Il romanzo, dal quale si sprigiona un fascino particolare, dimostra notevole acutezza nel penetrare l’animo umano ma anche ottime qualità letterarie nella rappresentazione delle immagini e delle suggestioni dell’umano vivere. Magistrale è l’analisi psicologica di tutti personaggi raffigurati. Leonardo Augusto Greco – Componente della Giuria – sezione B – Libri di narrativa e saggistica
La Giuria, per la sezione B – Libri di narrativa e saggistica , dopo attento esame delle opere pervenute, ha decretato di attribuire il terzo premio al testo di Michele Barbera, col romanzo inedito “Il testamento di Vantò”. Avvalendosi di vari registri letterari, presenta al lettore, con sicura vocazione e abilità di scrittore, un testo ricco di trovate narrative e di qualità stilistiche. Il suo romanzo ben rappresenta, infatti, la specifica complessità delle relazioni umane nel nostro tempo sulla scena di un emblematico centro siciliano e, certamente, prelude a futuri maggiori successi».
Salvatore Mugno Componente della Giuria – sezione B – Libri di narrativa e saggistica.
La Giuria, per la sezione B – Libri di narrativa e saggistica ha decretato di attribuire il premio speciale con menzione di merito al testo di Fabio Muccin il racconto “Il miracolo di Desolina”. «Aggirandosi con sguardo sornione tra fede, superstizione, costumanze e detti popolari, umorismo e sarcasmo, il racconto “Il miracolo di Desolina” di Fabio Muccin perviene a un dettato nitido, caratterizzato da notevole sobrietà linguistica e da un raffinato equilibrio nella conduzione della vicenda narrata».
Salvatore Mugno Componente della Giuria sezione B – Libri di narrativa e saggistica.
Memorial Vito Ruggirello
Premio Letterario “Elimo Poeta Vate”
Il Presidente del Comitato
Dr. Antonio Ruggirello